LA TRADIZIONE

CORTEO
STORICO


Personaggi in costume sfilano lungo le vie del centro cittadino. Si tratta di una rievocazione storica itinerante alla quale partecipano, accanto ai notabili della città del Concilio, personaggi che richiamano il tema a cui l’edizione si ispira.




TRIBUNALE DI
PENITENZA

Si tratta di uno spettacolo di taglio umoristico che prelude al rito satirico della “Tonca”. Una sorta di istruttoria nel corso della quale il “Giudice Supremo”, coadiuvato da un'improbabile Corte, valuta la gravità e l'effettiva consistenza delle malefatte attribuite ad alcuni personaggi pubblici di cui si sono occupate le cronache cittadine. Al termine di un dibattito dai toni “comicamente accesi” la sentenza sarà rinviata al giorno stabilito per la “punizione esemplare” prevista con l'immersione (tonca) del condannato nelle acque del fiume Adige.


PALIO
DELL'OCA

Una disfida in zattera lungo il fiume Adige che vede in gara i rappresentanti dei rioni e dei sobborghi di Trento.

Gli equipaggi, ciascuno composto da cinque zatterieri in costume, sono chiamati a superare una serie di prove di abilità che, unite al responso cronometrico della discesa, decretano il vincitore.

La competizione richiama sulle rive del fiume migliaia di cittadini, riportando alla memoria il tempo in cui il corso d'acqua rappresentava il cuore pulsante delle attività commerciali.

Oltre agli equipaggi locali partecipano le rappresentanze delle quattro città gemellate con Trento: Berlino Charlottenburg-Wilmersdorf, Kempten, Praga e San Sebastian.


LA
TONCA

E' la riproposizione in chiave burlesca di un'antica pena che pare fosse praticata tra il XIV e XVII secolo. Era inflitta ai bestemmiatori e prevedeva che il condannato, imprigionato in una gabbia, fosse calato dalla Torre Verde, attigua al Castello del Buonconsiglio, e immerso nelle acque del fiume Adige che, al tempo, lambiva le mura cittadine. Il tutto si è trasferito ora nei pressi del ponte di San Lorenzo e la “Tonca” rappresenta, con l'immancabile condanna, l'atto finale del “Tribunale di penitenza” nel corso del quale sono stati identificati i candidati al “pubblico castigo”.


MESSA SOLENNE
DI S. VIGILIO

Nella giornata dedicata a S.Vigilio il 26 giugno alle ore 10:00 si terrà il pontificale nella Cattedrale celebrata da Mons. Lauro Tisi Arcivescovo di Trento.

LA MASCHERADA DEI
CIUSI E DEI GOBJ

Rievocazione storica di un episodio accaduto nel VI secolo, successivamente ripreso e rappresentato in modi e forme diverse. Secondo i documenti storici, in occasione di alcuni lavori in programma a Trento, tra gli operai locali e le maestranze provenienti dalla città di Feltre nacque una dura disputa per procurarsi i vettovagliamenti. La “Mascherada” si sviluppa attraverso la lotta tra i “Gobj” (trentini) e i “Ciusi”, (feltrini) per la conquista della polenta, simbolo della vita che veniva garantita dal cibo quotidiano.

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FUOCHI DI
SAN VIGILIO

Di spettacoli pirotecnici in programma a Trento in occasione delle Feste patronali si trova documentazione già nel XVI secolo. Si tratta dunque di una tradizione profondamente radicata nella popolazione e a questo evento si dava in passato grande rilievo in quanto era credenza comune che i “fuochi” fossero molto graditi al Santo protettore. Momento conclusivo delle Feste Vigiliane, richiama il pubblico lungo le rive del fiume Adige ai piedi di Maso Mirabel (ex cava Italcementi).